La “Mostra mercato” successo di visitatori
POSINA. La storica manifestazione ha proposto i prodotti locali
IL GIORNALE DI VICENZA DEL 28/10/2013
Un anno fa, per il maltempo, il sindaco Andrea Cecchellero decise di annullare l'ennesima edizione della storica “Mostra mercato dei prodotti ortofrutticoli locali”. Le solite Cassandre ne avevano decretato la fine. Invece, la Fiera dell'agricoltura valliva e ruspante, ma anche del piccolo artigianato, punto fermo nella programmazione delle manifestazioni culturali annuali, riproposta nell'ultima domenica ottobrina dall'amministrazione comunale con la collaborazione della Pro loco, ha di nuovo fatto centro, attirando un mare di visitatori. Dopo una prima mattinata di relativa affluenza, causa il ritorno all'ora solare e il cielo uggioso, le auto hanno risalito la valle sempre più numerose e in lunga fila. Quelli che sono arrivati alle porte del paese dopo le 11, hanno incontrato i carabinieri in congedo che li hanno indirizzati a parcheggiare nell'area periferica delle Fonti Lissa. D'obbligo, quindi, un paio di km a piedi, con negli occhi lo screziato spolvero d'oro dei boschi di faggio, magari invidiando chi, sacco di patate in spalla, stava già tornando alla propria macchina, dopo aver fatto provvista di tuberi delle pregiate qualità bintia, desirèe, spunta, lisetta e primula, il cui gusto è esaltato nella Val Posina dalla forte escursione termica tra il giorno e la notte. Il via vai è continuato e si è fatto ancora più intenso dal pomeriggio, tanto da affollare ogni spazio dell'ampia zona sportiva, dov'erano allestiti punti vendita e chioschi, stand promozionali e padiglioni per la degustazione degli gnocchi. «Se avessimo avuto qualche quintale in più di fagioli scalda e del diavolo - ha detto una volontaria - avremmo favorito la Parrocchia da quante richieste abbiamo avuto». Ben presto esaurite le scorte dei fagioli locali, ad essere presi d'assalto sono stati i banchi dei prodotti lattiero-caseari: caciotta, ricotta, formaggio d'allevo e stagionato, burro paglierino. A mezzogiorno, dopo la sfilata dei trattori, sopresse e salami erano già finiti. Tante le altre bancherelle presenti: noci, nocciole castagne, marroni, funghi; tartufi nostrani; le fritole de pomo; cavoli-capucci dalle forme inusitate; verze, porri, piccole mele nostrane. Prodotti coltivati senza additivi. L'azienda agricola e fattoria didattica "Il giglio Rosso", attiva ai Zovari, vicino a Laghi, ha esposto vasetti col miele di acacia e millefiori, tisane del benessere, frutta sciroppata e marmellate fatte in casa, come una volta. Poi, sono state le caldarroste, cotte dagli alpini, a catturare il gusto di quanti si sono fermati per godere ogni momento di una "vetrina" dai dolci colori e sapori autunnali.
Giovanni Matteo Filosofo