
Al tempo della gerla e delle uova
Presentazione in Malga Borcola del libro di Roberto Pietro Lorenzato "Al tempo della gerla e delle uova". Evento culturale organizzato il 25 agosto 2018 su iniziativa del gruppo El senter dele Teragnole, Proloco di Zoreri e gestori Malga Borcola.
Roberto con la sua narrazione sobria ma piena di forza interiore riesce a dare piena evidenza che le due valli - Posina e Terragnolo - insieme formano una grande terra, un unicum territoriale ricco di umanità e relazioni solidali. Sullo sfondo storie di piccoli commerci e baratti tra le donne di Terragnolo (le ovarole) e quelle di Posina, alla fine degli anni Venti del secolo scorso. Inevitabile l'innamoramento tra Maria, una ragazza di Terragnolo, e Toni, un giovane della contrada del Griso.
(video di Renato Stedile)
Splendida Val Posina
"Posina, tranquillo paesetto adatto al soggiorno estivo".
Con queste semplici parole, la Guida d'Italia inerente la regione Veneto edita dal Touring Club Italiano (edizione 1969), descrive il nostro amato paese.
E ancora, in una delle prime edizioni (1932), troviamo la seguente frase: "Posina, località di villeggiatura, ricostruita dopo la guerra".
Allora, in quegli anni, non si pensava certamente che di lì a poco, l'umanità sarebbe sprofondata ancora una volta in un nuovo e terribile conflitto mondiale...
A Posina era più che sufficiente il ricordo della prima guerra mondiale, la Grande Guerra del 1915-18. La guerra passò anche attraverso il nostro paese, travolgendo tutto.
Anni veramente duri per la popolazione ivi residente: molti giovani furono chiamati alle armi e la gente stessa del paese fu costretta a scappare e a ripiegare verso le pianure, sotto l'incombente avanzata dell'esercito Austro-Ungarico (Strafexpedition).
La storia fa il suo corso e le persone vivono i loro anni anche sotto la pressione di questi eventi. Il tempo va avanti e le persone, con il passare del tempo, fanno la storia. Il paese vive, si adatta, si trasforma...
Molte cose sono cambiate con il passare degli anni: sono stati persi alcuni valori e certi modi di vivere, ma è arrivato un pò di benessere, tanto desiderato dai nostri avi residenti in valle, i quali conducevano una vita dura e spesso misera.
Al di là di tante cose accadute, giuste o sbagliate che siano, la Val Posina è rimasta sempre splendida.
(testo di Roberto Salerno, fondatore del gruppo 'Posina e la sua Gente')
Una gemma a fondovalle
Una frazione, 102 contrade, boschi di rovere, faggio, castagno, noce, ciliegio e un piccolo universo di gemme prealpine: tra i fiori e le piante del territario posinate la fauna vive a vola indisturbata. A 552 metri di altitudine, Posina, (dal cimbro Busen-anfratti) è il comune che occupa maggior estensione nel massiccio pasubiano. Da Pian delle Fugazze alla Borcola, su e giù nell'emozione, tra il Sentiero della Pace e quelli del CAI, i tratturi, i piccoli tracciati di mucche e pecore o le vie di roccia, chi arrampica, cammina a pedala trova da sempre in Posina il punto ideale di sosta, traguardo e partenza. E oggi c'e di più.
Il Comune di Posina non riposa sugli allori e si conferma anche meta per giornate speciali a fondovalle. Mentre continua ad essere scelto dai cercatori di bello e buono, sta investendo in impegno culturale, a favore della natura e dell'economia. E' stata riaperta la Chiesa parrocchiale, S. M. Margherita (1764) dopo mesi di restauro conservativo delle opere lignee e risanamento delle stutture murarie. Le facciate delle case in centro sembrano sempre dipinte di fresco e colorano la strada che poi va su alla Borcola, dopo la deviazione verso Passo Xomo, tra contrade, vive e fiorite.
Mentre a Fusine, presso l'ex edificio scolastico, oggi pregevole esempio di liberty di montagna, fervono corsi, si sviluppano idee per un turismo amico dell'ambiente, che guidi ai suoi valori. L'accompagnamento "sonoro" del torrente, che rinfresca l'aria, guida la gioia di chi fa sport o ama la contemplazione, o va per mangiare prelibatezze. E non solo gnocchi di palate! Grazie alla collaborazione dei ristoranti e dei rifugi, i prodotti tipici sono valorizzati tutto l'anno, e con la fantasia dei cuochi la sopressa a i formaggi di Posina esprimana tutta la loro unicità. Gli abitanti, i piccoli imprenditori dalla solida storia, intrisa di tradizione e modernità,
i commercianti portatori di valori familiari e artigianali, chi coltiva e chi studia... tutti favoriscono il turismo a Posina. Tutti son pronti a fare lavoro in più, e spendono tempo e altro per il loro paese, perchè lo amano, e non lo cambierebbero con nessun altro.
(testo tratto dallo Speciale Posina, del mensile Marco Polo dell'Associazione Commercianti, mandamento di Schio, edizione 2007)